Il calcio femminile è entrato a far parte di un movimento in notevole espansione, per questo ho fatto delle ricerche andando ad analizzare ed evidenziare i punti chiave della crescita. Mi è venuto di cercare e di verificare cosa potrebbe mancare e cosa potremmo imitare da altri campionati e discipline d’Europa. Ricordiamo che l’anno 2015-2016 c’è stato l’obbligo per le società professionistiche di creare settori giovanili under 12. Ecco che tutto parte da li. Come summenzionato leggendo un po’ di numeri in Europa, sembra di aver compreso che la Spagna è una nazione, come si suol dire, lavora tra le linee e non solo, l’Olanda in ampiezza e la nostra Nazione sul dominio palla. In sintesi, come nel calcio dei maschi, anche nel femminile il professionismo è la strada ed anche la qualificazione sempre più attenta di figure professionali, investendo anche su strutture e infrastrutture. Finalmente anche il calcio femminile è diventato un qualcosa di completo/totale, lavorando non solo su aspetti tecnici e tattici ma anche aspetto fisico, mentale, sociale, ecc… Ed ecco che, mi va di sottolineare, per quelli che sono i numeri il tasso tecnico ed altro della Spagna non lo abbiamo ancora raggiunto. Pertanto reputo che per l’aspetto fisico, e non solo, dobbiamo ancora crescere. In sintesi si può affermare che la strada è tracciata, è evidente l’obiettivo di voler rendere e dare al calcio femminile un ruolo apicale nel macrocosmo del calcio internazionale. Ritengo che aver introdotto i settori giovanili femminili è stato un valore aggiunto, idem come per i maschi, quindi la costruzione, se così si può dire, delle giovani calciatrici diventa la formazione di un serbatoio da dove attingere per la costruzione delle prime squadre ed anche la formazione di future figure professionali in qualunque ambito… Deve cambiare qualcosa, ma molto già è accaduto, sia la forma e sia la sostanza, innanzitutto l’obbligatorietà per le società professionistiche della creazione di un settore giovanile iniziando con squadre under 12 ben strutturato e qualificato. Questo consente la crescita delle giocatrici sotto molti aspetti considerando che tutto questo è grazie alla professionalità e ambizione dei grandi club. Altro aspetto fondamentale nell’obbligatorietà, aggiungerei, è di avere figure di professionisti quali preparatore atletico e così via per tutte le altre mansioni. Da non dimenticare, ma sottolineare, la possibilità e l’importanza di avvalersi di strutture e strumenti all’altezza … come allenamenti sia mattutini che pomeridiani, seguire le giovani nella formazione scolastica e nella crescita. In conclusione aver creato i settori giovanili femminili è stato di notevole importanza con valore aggiunto per poter costruire sempre di più solide basi per il calcio mondiale. Dare spazio a tutti e tutte di poter praticare qualunque tipo di sport.
Prof. Stefano D’Alterio
Docente di Scuola Secondaria di Primo Grado
Allenatore UEFA B – F.I.G.C.
Preparatore Fisico di 2° Grado per il Tennis – F.I.T.P.