Molti studi hanno affermato che quanto al titolo: “i benefici dello sport superano i rischi” è quanto di più vero in assoluto. I ricercatori, un tempo, hanno osservato che molti operatori sanitari, tra cui cardiologi e medici di famiglia, avevano grandi preoccupazioni sul rischio dello sport, in particolare per quelli di resistenza nelle persone con qualsiasi tipo di malattia cardiaca. Spesso consigliavano loro di limitare severamente la loro attività atletica e sportiva. Tuttavia negli ultimi anni, c’è un cambiamento di filosofia, con recenti ricerche e la guida degli esperti delle società professionali che minimizzano i rischi. Molti studi, in precedenza, hanno dimostrato che la morte improvvisa durante l’attività sportiva è un fenomeno estremamente raro. È ovvio che gli atleti, professionisti e non, dovrebbe essere consentito di prendere le proprie decisioni su cosa sia sicuro o meno per loro a seconda dei propri valori e preferenze, piuttosto che sentirsi dire cosa sia “consentito” oppure no. Il riscontro di tutto ciò risulta che impegnarsi in attività fisica intensa e persino competitiva per la maggior parte degli individui con malattie cardiache sia relativamente sicuro ma, al contempo, non è da evitare. In sintesi reputo che da ricerche effettuate, ci sono molte più persone che muoiono di arresto cardiaco mentre dormono o sono sedute su una poltrona. Uno stile di vita sedentaria è molto più dannoso dello sport. Ridurre la mortalità prematura è una priorità per la maggior parte dei medici ma soprattutto per chi si occupa della cura di atleti e individui attivi. In conclusione “una vita sedentaria è più dannosa per la propria salute”.
Prof. Stefano D’Alterio
Docente di Scuola Secondaria di Primo Grado
Allenatore di Calcio UEFA B – F.I.G.C.
Preparatore Fisico di 2° Grado per il Tennis – F.I.T.P.