Chi ben comincia … è a metà dell’opera…
C’è il famoso detto di cui al titolo del presente articolo… e, calandoci nella nostra realtà… il calcio…, lo assocerei alla fase iniziale … sia dell’allenamento che della gara…
La fase di messa in azione, a mio avviso, è la più importante… al contempo deve essere svolta prevalentemente con il pallone.
Deve essere alla portata di tutti e pertanto di facile esercitazione, senza troppo stress mentale e fisico. In sintesi, il famoso riscaldamento, comunemente chiamato, è quella fase iniziale di ogni momento dell’attività settimanale e non… Da sempre sappiamo che la fase di messa in azione è principalmente utile per innalzare la temperatura corporea preparando così l‘atleta a potersi sottoporre a sforzi seguenti e cercando di evitare quanto più possibile infortuni. Ritengo che la fase dell’allenamento, come riscontrato in vari studi e approfondimenti, debba basarsi prevalentemente sul fatto di prevedere specificità del lavoro e mezzi adatti per cercare di perfezionare anche quelle che sono le abilità tecniche, tattiche, fisiche, cognitive, ecc…, calandosi nella specificità anche del gioco. Purtroppo, girando sui campi, spesso si riscontra che il worn up (riscaldamento) non è tanto considerato come summenzionato, ma spesso è una fase fine a sè stessa. In qualità di docente di scuola secondaria di primo grado, pertanto diplomato I.S.E.F., posso affermare che questo ha come conseguenze che un atleta nel caso specifico, calciatore, effettua il riscaldamento prevalentemente sotto l’aspetto motorio, ma non calandosi nello specifico della disciplina e quindi nulla di tecnico/tattico oppure cognitivo. Anche se in precedenza ho sottolineato che il riscaldamento non deve essere stressante però un minimo la mente deve essere sveglia… In sintesi anche nel calcio (come in ogni altra disciplina sportiva) ogni esercitazione o esercizio deve sempre avere uno scopo specifico. Idem dicasi nella fase di messa in azione… Giusto per un esempio di chiarimento quando si esegue un’esercitazione, i nostri neuroni oltre ad attivarsi per quanto si sta svolgendo… sono attivi anche quando osservano (si parla di neuroni specchio) un movimento…, quindi la loro attivazione, dipende dal movimento e non dall’azione. Sono sempre stato promotore di attività col pallone… ed infatti da approfondimenti fatti, l’uso del pallone (magari dopo una breve fase a secco), oltre che per la parte tecnico o tattica, può essere fondamentale per la componente psicologica… Di fatti consente agli atleti di restare concentrati. Condizione di clima positivo fin dalla messa in azione per i calciatori, nel caso specifico, rispondono con forte entusiasmo. Concludo dicendo che la cosa migliore sarebbe una messa in azione che si adatti al resto di ciò che ci aspetta… con un’introduzione che sia sotto l’aspetto tecnico/tattico, cognitivo ed anche propedeutico con l’obiettivo della seduta di allenamento. In genere la fase di messa in azione deve durare, secondo le mie esperienze, un massimo di venti minuti. Quindi ecco che torna sempre valido il concetto chi ben inizia è a metà dell’opera.
Prof. Stefano D’Alterio
Docente di Scuola Secondaria di Primo Grado
Allenatore UEFA B – F.I.G.C.