Per ottenere al meglio quanto al titolo, direi è fondamentale che si includono consigli su attività fisica regolare (migliora il flusso sanguigno cerebrale, riduce l’infiammazione e promuove la plasticità neuronale). Attività aerobiche e muscolari sono particolarmente benefiche, alimentazione, sonno, stimolazione mentale, gestione dello stress, vita sociale attiva, prevenzione dei traumi, salute cardiovascolare e uditiva e visiva, la necessità di evitare sostanze dannose e supporto alla salute mentale (depressione e ansia sono fattori di rischio per il declino cognitivo). Le malattie del cervello abbiano lo stesso diritto di protezione e cura di ogni altra… durante tutto l’arco della vita. Questo a prescindere che si tratti di patologie psichiatriche, neurologiche o neurochirurgiche, croniche o acute, dettate o meno da condizioni relazionali o psicologiche perché la salute del cervello è strettamente connessa alla salute nella sua accezione più ampia e globale, che include le persone, le comunità, gli animali, l’ambiente. Deve esserci una netta alleanza tra “one brain-one health” (un cervello-una salute). Dobbiamo sempre stare alla ricerca di nuove strategie per l’integrazione tra salute e neurologica e mentale, contribuendo così a costruire una società più consapevole e attenta al benessere cerebrale. In conclusione ha sempre notevole valore quanto detto dal poeta romano Giovenale “mens sana in corpore sano”, espressione resa celebre dal summenzionato poeta per dire per avere una mente sana c’è bisogno anche di un corpo sano.
Prof. Stefano D’Alterio
Docente di Scuola Secondaria di Primo Grado
Preparatore Fisico di 2° Grado per il Tennis – F.I.T.P.
Allenatore di Calcio UEFA B – F.I.G.C.